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domenica 15 settembre 2013

Essere una persona sensibile vuol dire percepire un tono di voce distante

Essere una persona sensibile vuol dire
percepire un tono di voce distante durante una telefonata, riconoscere l'ansia, la paura e la tristezza nella faccia degli altri. Essere sensibile vuol dire fare caso a tutto,
e con "tutto" intendo veramente qualsiasi cosa:
un fiore sconfitto dal vento, un cane solo,
un colore diverso del cielo, un sorriso più sentito, 
una parola colorata in mezzo a tante parole anonime.
Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, mille vite ogni giorno.
Quando sei sensibile non puoi fregartene,
farti gli affari tuoi, lasciar perdere.
Chi è sensibile, se sa di aver ferito qualcuno
si tortura per ore ed ore
pensando alla sensazione che gli ha fatto provare.
Chi è sensibile dura una fatica immensa.
Si dovrebbe aver cura di chi è sensibile,
potrebbe morire per una carezza in meno...

(S. Casciani)