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giovedì 31 ottobre 2013

Madre, Tu sei la “nuova Eva”. La Chiesa di tuo Figlio

Madre, Tu sei la “nuova Eva”. La Chiesa di tuo Figlio e consciente che solamente con “uomini nuovi” si può evangelizzare. Fa’ che non manchi in essa la novità del Vangelo, germe di santità e di fecondità. Come Madre piena di bontà, la Vergine Santissima non cessa di invitare tutti i suoi figli, membra del Corpo mistico, a coltivare tra loro la bontà, il perdono, la pace e l’unità (Beato Giovanni Paolo II).

A te, che da lassù continui a vegliare su di me…


A te, che da lassù continui a vegliare su di me…
A te, che, con dolce prepotenza, sei parte di me…e vivi con me…
A te, che, attraverso silenzi, segni, ricordi, attimi, parole, sguardi, lacrime…rendi questo mio cuore proiezione del tuo…
A te, che nonostante ogni luogo, ogni tempo, ogni spazio…continui a essere…
A te, che con tenera violenza mi spingi a continuare a guardare in faccia a questa vita e a darle un senso anche senza il tuo essere qui, ora…
A te, che sei… che continuerai a essere… qui..con me…
Osservo questo cielo…sopra di noi…e so che tu, per me, stai sorridendo alle stelle…alla luna…al sole…e al mio cuore dolorante…
Guardo lassù e sento la tua carezza… e ti stringo a me…con rabbia e amore…
Non lasciarmi… fa’ che io ti senta sempre in me… fa’ che io viva per te…per me…e per quanti mi vogliono bene…
Vola…e non lasciarmi mai… (© MGrazia Tulimieri)

Buongiorno a chi stamattina si è svegliato col piede giusto.


Buongiorno a chi stamattina si è svegliato col piede giusto.
A chi ha sorriso.
A chi è di buon umore.
A chi ripensa alla serata passata e sprizza gioia dappertutto.
A chi è carico di energia.
Buongiorno a chi invece si è svegliato col piede sbagliato.
A chi è giù di morale.
A chi "sono un po' nervoso ed un motivo ci sarà."
A chi ha un sacco di cose da fare e non ne vorrebbe fare nemmeno una.
Buongiorno a chi spera che questa giornata possa migliorare.
A chi spera in un messaggio inatteso, in un incontro particolare, in un giro di ruota.
Perchè la ruota gira, vero? Anche quelle più stanche, quelle più arrugginite, anche quelle che non ci sperano più, potrebbero iniziare un giorno a girare nel senso giusto? Chissà.
Noi speriamo di si!

(E buongiorno a chi?)

mercoledì 30 ottobre 2013

IL PREGIUDIZIO

Una famiglia di cinque persone si stava godendo una giornata sulla spiaggia.
I bambini facevano il bagno nell’oceano e costruivano castelli di sabbia, quando comparve in lontananza una vecchina.
I capelli grigi le volavano con il vento e gli abiti erano sporchi e stracciati.
Mormorava qualcosa fra sé e sé e intanto raccoglieva oggetti nella sabbia e li…metteva in un sacco.
I genitori chiamarono i bambini vicino a sé e raccomandarono loro di stare lontani dalla vecchietta.
Quando passò accanto a loro, curvandosi di tanto in tanto per raccogliere roba, ella sorrise alla famiglia.
Ma essi non ricambiarono il suo saluto.
Molte settimane dopo vennero a sapere che la vecchina da sempre si era assunta il compito di raccogliere pezzetti di vetro sulla spiaggia per evitare ai bambini di ferirsi i piedi.

RACCONTO SUL CIOCCOLATO CALDO

Un gruppo di laureati, affermati nelle loro carriere, discutevano sulle loro vite durante una riunione. Decisero di fare visita al loro vecchio professore universitario, ora in pensione, che era sempre stato un punto di riferimento per loro. Durante la visita, si lamentarono dello stress che dominava la loro vita, il loro lavoro e le relazioni sociali. Volendo offrire ai suoi ospiti un cioccolato caldo, il professore andò in cucina e ritornò con una grande brocca e un assortimento di tazze. Alcune di porcellana, altre di vetro, di cristallo, alcune semplici, altre costose, altre di squisita fattura. Il professore li invitò a servirsi da soli il cioccolato.
Quando tutti ebbero in mano la tazza con il cioccolato caldo il professore espose le sue considerazioni. “Noto che son state prese tutte le tazze più belle e costose, mentre son state lasciate sul tavolino quelle di poco valore. La causa dei vostri problemi e dello stress è che per voi è normale volere sempre il meglio. La tazza da cui state bevendo non aggiunge nulla alla qualità del cioccolato caldo. In alcuni casi la tazza è molto bella mentre alcune altre nascondono anche quello che bevete. Quello che ognuno di voi voleva in realtà era il cioccolato caldo. Voi non volevate la tazza… Ma voi consapevolmente avete scelto le tazze migliori. E subito, avete cominciato a guardare le tazze degli altri. Ora amici vi prego di ascoltarmi…La vita è il cioccolato caldo… il vostro lavoro, il denaro, la posizione nella società sono le tazze. Le tazze sono solo contenitori per accogliere e contenere la vita. La tazza che avete non determina la vita, non cambia la qualità della vita che state vivendo. Qualche volta, concentrandovi solo sulla tazza, voi non riuscite ad apprezzare il cioccolato caldo che Dio vi ha dato.
Ricordatevi sempre questo: Dio prepara il cioccolato caldo, Egli non sceglie la tazza. La gente più felice non ha il meglio di ogni cosa, ma apprezza il meglio di ogni cosa che ha!

martedì 29 ottobre 2013


attenti ai quei 'troppo' e a quei 'troppo poco'.

Il segreto sta nel saper dosare e bilanciare il tutto: Funziona un po' come per gli ingredienti di una torta... Se si sbagliano i dosaggi si rischia di rovinarla, anche se si mette troppo zucchero... Allora bisogna stare attenti ai quei 'troppo' e a quei 'troppo poco'.
Dosi giuste e reciprocità: Io metto un ingrediente segreto e tu metti il tuo.., io leggo una pagina della tua vita e tu della mia… Un equilibrio armonico che fa da sfondo a qualcosa che assomiglia alla perfezione. Il dolce retrogusto dal sapore non ben definito che ti porta ad assaggiare un altro pezzo di torta per cercare di individuarne quegli ingredienti magici che fanno la differenza... <3


Io credo ai segnali...

Io credo ai segnali. Quello che abbiamo bisogno di apprendere è sempre davanti ai nostri occhi; è sufficiente guardarsi intorno con deferenza e attenzione per scoprire dove Dio vuole condurci e quale sia il passo migliore da compiere nel minuto successivo. Ho imparato a rispettare il mistero. Come diceva Einstein: "Dio non gioca a dadi con l'universo", tutto è collegato e ha un senso. Benché esso risulti occulto per gran parte del tempo, noi sappiamo di essere prossimi alla nostra vera missione sulla terra quando ciò che stiamo facendo è permeato dall'energia dell'entusiasmo. Se lo è, tutto va bene. Se non lo è, conviene cambiare rotta. Quando siamo sulla strada giusta, seguiamo i segnali e, se ci capita di fare un passo falso, ecco che la divinità ci viene in aiuto, evitandoci di commettere un errore.
__ Paulo Coelho

Cioccoliamo




Nel silenzio anche una carezza può far rumore.

Nel silenzio anche una carezza può far rumore.

NOI, che il cuore...ce lo mettiamo SEMPRE,anche se FA MALE!

NOI, che il cuore...ce lo mettiamo SEMPRE,anche se FA MALE!

 Per chi non molla mai, per chi mette cuore e passione negli impegni e in amore, per chi non è "se stesso" se non ci mette anima e corpo. Siamo fatti così...stanchi delle delusioni costanti, ma vivi e pronti...sempre verso nuovi orizzonti.

venerdì 25 ottobre 2013

.LEGGETE... BELLISSIMA.Storia vera di un tassista a New York..

Venti anni fa, lavoravo come tassista per mantenermi. Una notte, dopo una chiamata, alle 2:30 AM, sono arrivato davanti ad un edificio buio… tranne una piccola luce che s’intravedeva da una finestra al piano terra ... In tali circostanze, molti avrebbero solo suonato il clacson una o due volte , attendere un minuto e poi se ne saranno andati via. Ma ho visto troppe persone che dipendevano del taxi come loro unico mezzo di trasporto. Se non mi sembrava un pericolo, io andavo e citofonavo. Così sono andato a bussare alla porta - "Un momento," rispose una voce fragile che sembrava di una persona anziana. Ho sentito che trascinava qualcosa sul pavimento. Dopo una lunga pausa, la porta si aprì. Una piccola donna, più o meno 80enne si presentò davanti a me. Indossava un abito colorato e un grande cappello con il nastro di velluto appuntate su di esso, come una donna in un film anni '40. Vicino aveva una piccola valigetta in plastica. L'appartamento sembrava come se nessuno avesse vissuto per anni. Tutti i mobili erano coperti con delle lenzuola. Non c’era nemmeno un orologio, o soprammobile o utensili sugli scaffali. In un angolo c'era un quadro di cartone pieno di foto, protetto da un vetro.
- Può portare il mio bagaglio in macchina? disse lei
Ho messo la valigia in macchina e poi sono tornato per accompagnare la donna. Mi prese per un braccio e ci incamminammo lentamente verso la macchina. Ha continuato a ringraziarmi per la gentilezza.
- Niente di che, ho risposto. Cerco di trattare i miei clienti nel modo in cui vorrei che fosse trattata mia madre.
- Oh, sei un ragazzo così buono! ha detto.
Quando sono entrato la macchina, mi ha dato un indirizzo e mi ha chiesto:
- Potrebbe guidare attraverso il centro?
- Non è la via più breve, risposi in fretta.
- Oh, non importa, disse lei. Non ho fretta. Sto andando in un centro anziani ...
Ho guardato nello specchietto retrovisore. I suoi occhi brillavano ....
- Non ho più nessuno della mia famiglia ... ha continuato. Il medico dice che non ho molto tempo .... In silenzio, ho cercato il tassametro e l’ho staccato.
- Quale tragitto vuole fare? ho chiesto…
Per le prossime ore, ho guidato attraverso la città.
Lei mi ha mostrato l'edificio dove, una volta, ha lavorato come operatrice all’ascensore.
Ho guidato attraverso il quartiere dove lei e suo marito avevano vissuto appena sposati. Sono andato di fronte ad un deposito di mobili che un tempo era stato una sala da ballo in cui aveva l'abitudine di andare a ballare quando era una ragazza. Qualche volta mi chiedeva di fermarmi di fronte agli edifici o angoli di strada e stare con lei nel buio, contemplare in silenzio.
Con le prime luci dell’alba, improvvisamente ha detto:
- Sono stanca ... Andiamo.
Ho guidato in silenzio verso l'indirizzo che mi aveva dato.
Era un edificio basso, una piccola casa con un vialetto che passava sotto un cancelletto. Due persone sono uscite fuori per accoglierci, appena arrivati. Erano molto attenti alla donna. Ho aperto il portabagaglio e portato la piccola valigia alla porta. La donna era già seduta in una sedia a rotelle.
- Quanto ti devo, ha chiesto mentre cercava il portafoglio..
- Niente, ho risposto...
- Ma anche tu devi mantenerti ....
- Non preoccupatevi ... ci sono altri passeggeri, ho risposto .. Quasi senza pensarci, mi chinai e gli diede un abbraccio. Mi abbraccio fortissimo...
- Hai dato ad una vecchia un momento di gioia, disse. Grazie…
Gli strinsi la mano lasciandola nella luce del mattino…
Dietro di me, la porta si chiuse ... Un rumore che chiudeva una vita .... Non ho preso altri passeggeri in quel turno…
Ho guidato, perso nei miei pensieri ... Per il resto della giornata, potevo malapena parlare…
Che cosa sarebbe stato se quella donna trovava un autista arrabbiato, o uno che era impaziente di finire il suo turno? ... Cosa sarebbe stato se avessi rifiutato di prendere la chiamata, o suonare una volta, poi andare via? ..
Guardando indietro penso di non aver fatto niente di più importante nella mia vita…
Siamo tentati di pensare che le nostre vite ruotano attorno ad alcuni grandi momenti…
Ma spesso questi grandi momenti ci colgono di sorpresa - ben avvolti in quello che gli altri considererebbero banale. Questa vita può non essere la festa che si spera, ma mentre siamo qui dobbiamo ballare. Ogni mattina, quando apro gli occhi, dico: Oggi è un giorno speciale!
Ricordatevi di questo, amici miei: non si può mai tornare indietro…
Tratta le persone come vorresti essere trattato te!

giovedì 24 ottobre 2013

C'era una volta ..

C'era una volta un ragazzo con un brutto carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno nello steccato del giardino ogni volta che avesse perso la pazienza e litigato con qualcuno. Il primo giorno il ragazzo piantò 37 chiodi nello steccato. Nelle settimane seguenti, imparò a controllarsi e il numero di chiodi piantati nello steccato diminuì giorno per giorno: aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare i chiodi. Finalmente arrivo un giorno in cui il ragazzo non piantò alcun chiodo nello steccato. Allora andò dal padre e gli disse che per quel giorno non aveva piantato alcun chiodo. Il padre allora gli disse di levare un chiodo dallo steccato per ogni giorno in cui non aveva perso la pazienza e litigato con qualcuno. I giorni passarono e finalmente il ragazzo poté dire al padre che aveva levato tutti i chiodi dallo steccato. Il padre portò il ragazzo davanti allo steccato e gli disse: "Figlio mio, ti sei comportato bene ma guarda quanti buchi ci sono nello steccato. Lo steccato non sarà mai più come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di brutto, gli lasci una ferita come queste. Puoi piantare un coltello in un uomo, e poi levarlo, ma rimarrà sempre una ferita. Non importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà." Una ferita verbale fa male quanto una fisica. ..

Questa si chiama felicità

La donna sorrise di nuovo poi, con la punta delle dita, sollevò la veletta che le copriva il viso e lasciò che gli occhi della ragazzina scoprissero senza fretta la storia della sua vita.
“Hai i capelli bianchi”, mormorò la ragazzina dopo un lunghissimo silenzio. “Sono bellissimi…”
E, dopo un attimo di esitazione, avvicinò la mano tremante per l’emozione al volto della donna e le sfiorò le rughe, a una a una, come se volesse imprimerle nella propria mente.
Dunque era questo che significava invecchiare. Permettere al tempo di scrivere sul proprio corpo i ricordi di ogni singolo attimo passato su questa Terra.
Solo dopo qualche minuto la donna prese la mano della ragazzina tra le sue e la guidò lungo la sua storia. “Queste”, mormorò sfiorando le due rughe tra le sopracciglia, “sono le preoccupazioni che hanno attraversato gli anni della povertà, quando lavoravo di notte per confezionare abiti in sartoria. E questi”, disse, spostando le dita della ragazzina sul ventaglio di rughe ai lati degli occhi, “ questi sono i sorrisi di cui la vita mi ha fatto dono.” Lentamente, guidò la piccola mano sulla fronte. “Questi sono i pensieri e l’amore incondizionato di una madre e queste”, mormorò scendendo lungo le guance, “queste, bambina mia, sono le mie lacrime. Ma non si piange solo per dolore”.
[Suggerito da Giovanna Renzi]

Nesli - Respiro (Acustico) (+playlist)

Ci sono momenti ..

Ci sono momenti dove ci sono cose
che non hanno la necessità di essere spiegate.
Lo sguardo.. il respiro e i gesti parlano per noi...
(Silvia Nelli)

mercoledì 23 ottobre 2013

.Un idea Creativa fai da te :)

..Un idea Creativa fai da te :)

Sensazione che si prova ..

Avete presente la sensazione che si prova quando ti accorgi che il mondo è andato avanti e che tu sei rimasto indietro, hai la sensazione che ti sei perso qualcosa e comincia a pensare: se non fosse andata così? Se fossi stata diversa? Se non fosse finita così, cosa sarebbe successo?
Insomma, la trama del mitico film Sliding doors: quando per un secondo la tua vita può prendere una diversa strada...
Beh è da ieri che ho in mente questa sensazione: che sarebbe successo se le cose non fossero andate così?
Non solo...mi chiedo da ieri: perchè alcune persone escono completamente dalla nostra vita, magari anche se noi non lo vogliamo, e non ne sappiamo più niente di loro...anche se hanno fatto parte di un bel periodo della nostra vita, ma perchè questo?
Perchè certe cose finiscono e non ha senso continuare a vedere quelle persone, non ha senso che facciano ancora parte della nostra vita...eppure abbiamo condiviso una parte del nostro cammino insieme...e poi le nostre strade si sono divise...forse in un delirio infantile mi piacerebbe aver mantenuto rapporti con tutte le persone che hanno fatto parte della mia vita...e allora, da ieri ripenso a tutte le persone che ho incontrato con le quali ho condiviso qualcosa e cercavo di ricordare il motivo per cui poi ci si era allontanati...ho pensato è inutile, tanto è andata così, non si può far niente, non si può recuperare nulla, forse è giusto così, forse...ma forse...
Scoprire che i tuoi amici d'infanzia, con i quali sei cresciuta e che da anni non senti più - e non sai nemmeno perchè - si sono sposati, stanno facendo il lavoro che sognavano, qualcuno ha fatto la scelta di andare a lavorare fuori, qualcun'altro è felice con la persona che ama...

 In fondo quello che siamo oggi è  il risultato della somma di tutti i nostri ieri e nei nostri ieri ci sono anche le persone che abbiamo incontrato e che hanno lasciato comunque qualcosa nella nostra vita e tornare indietro non è possibile...sarebbe come annullare una parte di noi...

“Le cose preziose ..

“Le cose preziose e fragili hanno bisogno di mani speciali.”

Depeche Mode

"L’elefante incatenato

"L’elefante incatenato 
Quando ero piccolo adoravo il circo, ero attirato in particolar modo dall’elefante che, come scoprii più tardi, era l'animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune ma dopo il suo numero,e fino ad un momento prima di entrare in scena, l'elefante era sempre legato ad un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri e anche se la catena era grossa mi pareva ovvio che un animale del genere potesse liberarsi facilmente da quel paletto e fuggire. Che cosa lo teneva legato? Chiesi in giro a tutte le persone che incontravo di risolvere il mistero dell'elefante qualcuno mi disse che l'elefante non scappava perchè era ammaestrato allora porsi la domanda ovvia:"se è ammaestrato perchè lo incatenano?" Non ricordo di aver ricevuto nessuna risposta coerente. Con il passare del tempo dimenticai il mistero dell'elefante e del paletto. Per mia fortuna qualche anno fa ho scoperto che qualcuno era stato saggio da trovare la risposta: l'elefante del circo non scappa perchè è stato legato a un paletto simile fin da quando era molto, molto piccolo. Chiusi gli occhi e immaginai l'elefantino indifeso appena nato, legato ad un paletto che provava a spingere, tirare e sudava nel tentativo di liberarsi, ma nonostante gli sforzi non ci riusciva perchè quel paletto era troppo saldo per lui, così dopo vari tentativi un giorno si rassegnò alla propria impotenza. L'elefante enorme e possente che vediamo al circo non scappa perchè crede di non poterlo fare: sulla sua pelle è impresso il ricordo dell'impotenza sperimentata e non è mai più ritornato a provare..... non mai più messo alla prova di nuovo la sua forza.......mai più! (tratto da "Lascia che ti racconti" di JORGE BUCAY)
Quante volte anche noi ci siamo comportati come l'elefante, incatenati ad un paletto, incapaci di fare alcune cose che pure saremo in grado di fare, solo perchè in passato ci abbiamo provato e non ci siamo riusciti, imprimendo così nella nostra mente e nel nostro corpo l'immagine e la frustrazione di non essere in grado...di averci provato e di non esserci riusciti, convincendoci che non siamo capacità, che non abbaimo possibilità.
Viviamo allora, come l'elefante, con la convinzione che se non ci siamo riusciti una volta e abbiamo fallito allora, dobbiamo continuare a fallire e quindi nemmeno proviamo più a mettere in atto dei cambiamenti e a spostarci da quella condizione, incapaci di vedere invece le enormi potenzialità che abbiamo, abbiamo di noi un'immagine distorta, che ci incatena. Per questo il mio motto è diventato "Spezza le catene che imprigionano il tuo pensiero e anche il tuo corpo sarà libero..."

Desiderata

Desiderata

"Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se noiosi ed incolti, hanno anch'essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare borioso ed amaro, perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.
Mantieni interesse per la tua professione, per quanto umile: essa costituisce un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d'inganno.
Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù: molti sono coloro che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stesso.
Soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l'amore, perché, pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell'età, lasciando con serenità le cose della giovinezza. Coltiva la forza d'animo, per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie: molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là d'una sana disciplina, sii tollerante con te stesso.
Tu sei figlio dell'universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d'esistere.
E, convinto o non convinto che tu ne sia, non v'è dubbio che l'universo si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione dell'esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i suoi inganni, travagli e sogni infranti, questo è pur sempre un mondo meraviglioso. Sii prudente. Sforzati d'essere felice."

(Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica chiesa di San Paolo)

 

Tiromancino - Per Me È Importante

Nella vita fidati delle tue sensazioni,

Nella vita fidati delle tue sensazioni,
di quello che senti dentro, così sarai sicuro di non sbagliare.
Fidati del tuo cuore, di quello che prova.
Nelle vita fidati solo delle persone che non ti lasciano un secondo,
neanche quando tutto va a rotoli e neanche quando la tua vita è un inferno in miniatura.
Nella vita fidati solo delle persone che fanno vedere quanto ci tengono a te,
quelle persone che con un singolo gesto, parola,
silenzio o semplice silenzio, ti fanno capire un'infinità di cose...
... e quando le hai trovate, non lasciarle Mai andare via.
Queste Persone sono Rare, Uniche e Speciali.
Queste Persone si trovano solo una volta nella Vita.
Queste Persone si trovano quando la Vita decide di farti un Regalo.

martedì 22 ottobre 2013

Per le persone che ti sanno guardare negli occhi

Per le persone che ti sanno guardare negli occhi
senza abbassare lo sguardo...
Quelle che capiscono subito se menti,
che ti guardano e ti abbracciano senza un motivo valido...
A chi sa sorridere tra i respiri ed un'alzata di spalle...
Per le persone coerenti nella loro incoerenza....
A chi vede oltre ciò che c’è,
che ogni tanto sono distratte e quando gli chiedi a cosa stavano pensando
rispondono “a niente” guardando lontano,
per farti capire che era “a tutto.”
Per le persone che sanno ridere anche con l’orgoglio ferito,
che non si vergognano a piangere per qualcosa che le fa stare male...
Quelle che non giurano...
Non promettono...
Che non dicono “ci sarò”
ma che dicono “spero di esserci.”

Ho inseguito la felicità in ogni luogo,

"Ho inseguito la felicità in ogni luogo, credevo di trovarla nascosta dietro alle montagne o in mezzo alla valle, ma ben presto mi sono reso conto che essa vive nel breve spazio di un respiro"_Romano Battaglia

Tiromancino - Imparare Dal Vento

perché amare è la cosa più nobile che l'uomo possa fare.

Molti dicono che in amore vince chi fugge, altri che vince chi aspetta. Io dico che in amore vince semplicemente chi ama e anche se non è corrisposto è pur sempre vincitore, perché amare è la cosa più nobile che l'uomo possa fare.

(Susanna Tamaro)

Il cammino della vita.

Molte persone si svegliano la mattina,
e incominciano a pensare ai problemi
che dovranno affrontare durante la giornata.
Molte altre pensano anche alle disgrazie che hanno vissuto,
e vedono il loro futuro solo fatto di sofferenze.
Forse queste persone dovrebbero capire che,
continuando a fare ciò che hanno sempre fatto,
nella loro vita non cambierà mai nulla.
Esistono le soluzioni,
ma bisogna avere la forza di ascoltare i consigli,
questo è il primo ostacolo da superare,
bisogna avere la forza di sognare un futuro migliore,
questo è il secondo ostacolo,
bisogna rimuovere le immagini negative che ci assillano,
questo è il terzo ostacolo,
bisogna avere la forza di rialzarsi,
questo è il quarto ostacolo,
bisogna ricordarsi che non siamo mai soli,
questo è il quinto ostacolo,
bisogna avere un desiderio così grande,
da aiutarci a superare tutti gli ostacoli.
Quindi se immaginiamo la vita come una lunga sfida,
ed il nostro sogno, come la scalata di una montagna,
ed immaginiamo i nostri problemi come uno zaino pieno di sassi,
e la nostra meta, come se fosse in cima alla montagna,
allora se vogliamo ottenere dei risultati,
dobbiamo semplicemente agire!
Incominciando dal primo passo,
comprando dei libri che ci aiutino a superare gli ostacoli della vita,
ascoltando le persone che incontriamo lungo il nostro cammino, anche i più anziani, certo proprio loro, i cercatori di funghi
che conoscono il sentiero meglio di chiunque altro,
perché lo hanno battuto palmo a palmo.
Dobbiamo incominciare, ed ostacolo dopo ostacolo,
soffermarci, ogni tanto,
per svuotare i sassi inutili che qualcuno ci ha infilato nello zaino, perché non ci sono di certo d'aiuto,
e quando siamo stanchi, voltarci e guardare l'orizzonte!
Dobbiamo sempre alimentare il nostro desiderio,
di arrivare sulla cima, e raggiungere la nostra meta,
ed ogni tanto correggere la rotta,
che molto spesso ci porta altrove, e spesso fuori strada.
E quando ci sentiamo soli,
alzare semplicemente gli occhi al cielo!
Presto finiranno le tempeste,
presto arriverà il sole,
presto arriverà il sorriso,
e non meravigliatevi se guardandovi intorno,
vedrete sempre più persone che si uniranno a voi in questo splendido cammino che è la vita!
(A. Gatto)

lunedì 21 ottobre 2013

Buonanotte a chi ha voglia di un abbraccio.

Buonanotte a chi ha voglia
di un abbraccio.
A chi ha voglia di un bacio.
A chi ha voglia anche solo
di un messaggio romantico.
Buonanotte a chi desidera
incrociare le proprie dita alle sue.
A chi desidera uno sguardo
reciproco da sondarsi l'anima.
A chi desidera fondere il proprio
corpo col suo.
Buonanotte a chi sogna di essere
teneramente sfiorato.
A chi sogna il suo profumo addosso.
A chi sogna la sua voce nelle orecchie.
Buonanotte a chi ha un tale bisogno
d'amore da star male nel bene...


"Oriana Mantovani"

Ama la vita --

Ama la vita così com'è
Amala pienamente, senza
pretese; amala quando ti
amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono....

Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo
nemmeno un po'.

Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte, o
quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna
di coraggio.

Amala non soltanto per i
grandi piaceri e le enormi
soddisfazioni; amala anche
per le piccolissime gioie.

Amala seppure non ti dà
ciò che potrebbe, amala anche
se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.

Non vivere mai senza vita!


"Madre Teresa di Calcutta"

sabato 19 ottobre 2013

Insegnerai a Volare

Insegnerai a Volare, ma non voleranno il Tuo Volo. Insegnerai a Sognare, ma non sogneranno il Tuo Sogno. Insegnerai a Vivere, ma non vivranno la Tua Vita. Ma in ogni Volo, in ogni Sogno e in ogni Vita, rimarrà per sempre l’impronta dell’ insegnamento ricevuto.

(Madre Teresa)

La vera bellezza si veste di semplicità...

La vera bellezza si veste di semplicità... non ha fronzoli ed è invisibile agli occhi.. solo un cuore sensibile riesce a scorgerla.
cit.

L'impossibile è solo qualcosa in cui non credi abbastanza.

L'impossibile è solo qualcosa in cui non credi abbastanza.

Nickelback - How You Remind Me


Andrea Bocelli ft. Giorgia - Vivo Per Lei

Andrea Bocelli ft. Giorgia - Vivo Per Lei

Niente auto di lusso, Papa Francesco sale su una Focus<-leggi)


L’appello all’austerità è stato un messaggio chiave di Papa Francesco fin dall’inizio e il cambiamento è già movimento. Proprio ieri, durante l’incontro con i seminaristi, i novizi e le novizie nell’Aula Paolo VI, ha ribadito il bisogno di cambiare abitudini come quella delle auto di lusso e ultimi modelli con alla guida preti o suore: “A me fa male quando vedo un prete o una suora con un’auto di ultimo modello: non si può. Alcuni diranno che la gioia nasce dalle cose che si hanno, e allora ecco la ricerca dell’ultimo modello di smartphone, lo scooter più veloce, l’auto che si fa notare. Ma non è così”.
La mattina stessa dell’incontro, Papa Francesco era salito su una FordFocus, al posto dell’auto ufficiale.
Ha poi aggiunto: “Io credo che la macchina è necessaria, se si deve fare tanto lavoro, spostarsi tanto, ma prendetene una più umile. Se prendete quella bella, pensate a quanti bambini muoiono di fame. Soltanto quello. La gioia non viene dalle cose che si hanno”.

LETTERA DI UN FIGLIO A TUTTI I GENITORI DEL MONDO<-leggi

Non datemi tutto quello che vi chiedo.
A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.
Non sgridatemi; vi rispetto meno quando lo fate, e insegnate a gridare anche a me. Non vorrei imparare a farlo.
Mantenete le promesse, belle o brutte. Se promettete un premio, datemelo e comportatevi così anche con le punizioni.
Non mi paragonate a nessuno, specialmente a mio fratello o a mia sorella; se mi fate apparire migliore di altri, sarò io a soffrire.
Non cambiate parere così spesso su ciò che devo fare; decidetevi a mantenere la vostra decisione.
Permettetemi di crescere, fidandovi delle mie capacità. Se voi fate tutto al mio posto, io non potrò imparare mai.
Non dite bugie in mia presenza, e non mi piace nemmeno che voi mi chiediate di dirle al vostro posto, neanche per darvi una mano. Questo mi fa sentire male e perdere la fiducia in tutto ciò che dite.
Quando sbaglio ammettetelo. Questo aumenterà la mia stima per voi, mi insegnerete così ad ammettere i miei sbagli.
Trattatemi con la stessa affabilità e spontaneità che avete verso i vostri amici; essere parenti non vuol dire non poter essere amici.
Non mi chiedete di fare una cosa che invece voi non fate, anche se non lo dite; non farò mai ciò che voi dite ma non fate.
Quando voglio condividere una mia preoccupazione con voi, non ditemi: “Non abbiamo tempo per stupidaggini”, oppure: “Non ha importanza, sono cose da ragazzi”. Cercate di capirmi e di aiutarmi.
Vogliatemi bene e ditemelo. A me piace sentirmelo dire, anche se voi credete che non sia necessario dirmelo. Abbracciatemi, ho bisogno di sentire la vostra amicizia, la vostra compagnia, in ogni momento.
♥♥♥
Ma quanto è difficile il mestiere di genitore! Quanti sbagli si possono fare in buona fede, pensando di agire per il bene dei figli!

venerdì 18 ottobre 2013

L’albero degli amici

L’albero degli amici

Nelle nostre vite esistono persone che ci rendono felici per la semplice casualità
di averle incrociate nel nostro cammino.
Alcune percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
altre che vediamo appena tra un passo e l’altro.
tutte le chiamiamo amici e ce ne sono di diversi tipi.
Forse ogni foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici.
Il primo che nasce da un germoglio è il nostro amico papà
e la nostra amica mamma
che ci mostrano come è la vita.
Poi vengono gli amici fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio
perchè possano fiorire come noi.
Passiamo a conoscere tutta la famiglia di foglie che rispettiamo
e alle quali auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta altri amici,
che non sapevamo di incontrare nel nostro cammino.
Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri.
Sanno quando non stiamo bene, sanno ciò che ci rende felici.
E a volte uno di quegli amici dell’anima
si installa nel nostro cuore
e allora viene chiamato innamorato.
Questo amico da luce ai nostri occhi,
musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche gli amici “del momento”, di una vacanza,
di alcuni giorni o di alcune ore.
Sono soliti collocare molti sorrisi sul nostro volto,
per tutto il tempo in cui siamo vicini:
Parliamo di quelli vicino, non possiamo dimenticare gli amici lontani,
quelli che sono nella punta dei rami e quando soffia il vento
appaiono sempre tra una foglia e l’altra.
Il tempo passa, l’estate se ne va,
l’autunno si avvicina e perdiamo
alcune delle nostre foglie,
alcune nascono un’altra estate e altre resteranno per molte stagioni.
Però ciò che ci rende più felici è che quelle che sono cadute continuano vicine,
aumentano la nostra radice con allegria.
Sono momenti di ricordi meravigliosi
di quando le incontrammo nel nostro cammino.
Ti auguro foglia del mio albero,pace,amore,
salute,fortuna e prosperità.
Oggi e sempre…semplicemente perchè ogni persona
che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai
chi non ha lasciato nulla:
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita
e la prova evidente
che due anime non si incontrano per caso:
Jorge Luis Borges

giovedì 17 ottobre 2013

C’erano una volta cose preziosissime.

C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio.
La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.
Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani.
I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore.
Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio ogni cinque minuti.
C’erano una volta cose preziosissime…
(Agostino Degas)

Non ti auguro un dono qualsiasi

Non ti auguro un dono qualsiasi,

ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
(Elli Micher)

mercoledì 9 ottobre 2013

Gioia di Vivere

Gioia di Vivere

- Ehi… quante volte ti svegli la mattina arrabbiato, triste e nervoso? Non farlo più. Ricordati che ogni volta che poggi i tuoi piedi freddi giù dal letto c’è un mondo che ti aspetta e ti vuole allegro e felice. Ricordati che il sole fuori è sorto ed è giusto che sorga anche dentro di te. Svegliati e non pensare al passato, ma pensa al futuro con ottimismo. Rifletti e fai un sorriso.Poi, non tutte …le giornate saranno speciali, ci saranno i giorni di pioggia, ma non smettere di vivere neanche quei giorni, ti serviranno solo ad imparare. Non è facile, io sono il primo a non vivere con ottimismo… però a volte ti accorgi che se ti arrabbi sempre perdi le persone e soprattutto quelle più importanti. Non smettere di vivere accanto a loro: sorridi. Pensa. Pensa che senza di loro non vivresti e trova la voglia di essere felice. Fermati un secondo, non essere frenetico. Calmati perché il mondo non ti aspetta, le gioie che potresti vivere giorno per giorno non ti aspettano più. Il tempo è tutto attaccato: c’è sempre tempo per tutto, ma non c’è sempre tempo per vivere. Rifletti.Pensa a quanto amore ti potrebbe aspettare oggi, proprio oggi, sì! Pensa che qualcuno potrebbe innamorarsi di te per il tuo splendido sorriso, ma pensa che potrebbe non innamorarsi per il tuo non sorriso! Spesso è proprio di questo di cui non ci si rende conto… Si sogna che qualcuno ci porti via dalla tristezza, ma siamo noi che dobbiamo iniziare, almeno iniziare ad essere felici.Ricordati, quando passi in un viale di fermarti a guardare le foglie degli alberi… Guarda la meraviglia di una primavera che sta per iniziare o la meraviglia di un autunno che ha dei colori splendidi da regalarti. Sorridi. Fermati a riflettere. Il mondo lo disegni tu! È bello solo se lo sai guardare da un bel punto di vista!Pensa a quanto amore puoi regalare… Pensa a quanto bene fai con un sorriso, con una carezza. Fermati a dire ti amo a chi ami davvero, perché se no perdi tutto.
- Vincente è chi sa prendersi la responsabilità … delle sue azioni,Chi non ha paura di amare,Chi non ha paura di piangere,Chi ammette di aver bisogno d’aiuto…Vincente è colui che preferisce tentare piuttosto che vivere con il dubbio che ce l’avrebbe fatta…Tutti possiamo essere dei Vincenti, spetta solo a noi scegliere di esserlo…Troppo spesso si confonde un vincente per un debole…Vincente è chi non ha paura di difendere i propri ideali,Chi insegue i propri sogni nonostante sia l’unico a crederci,Vincente è chi ha capito che la vita è dura ma non per questo si piega ad essa
- Vivi la tua vita, dimentica i problemi Più ci pensi e più aumentano.Sorridi di più, ridi, anche se le cose vanno male, tanto non cambia niente se piangi o se sei triste. Vivi intensamente la vita, fidati poco e cosi non resterai deluso. Aiuta tutti senza aspettare niente in cambio e ti sentirai tu meglio. Ma non dimenticare di non far soffrire gli altri, di amare con tutto il cuore e di non prendere in giro nessuno. Apri gli occhi e apprezza le piccole cose, e vedrai che dopo sarai degno di quelle grandi.
Non cercare la felicità, perché la felicità sta dentro ognuno di noi!

martedì 8 ottobre 2013

Da un vecchio necrologio.Buonsenso,

Da un vecchio necrologio.

Oggi piangiamo la scomparsa del caro amico
Buonsenso, che è stato con noi per molti anni. Buonsenso è vissuto con semplici, sane strategie :
a) non spendere più di quanto puoi guadagnare; 
b) gli adulti, non i bambini, sono responsabili.

La sua salute cominciò a deteriorarsi rapidamente quando normative ben intenzionate ma prevaricatorie, furono messe in essere, tipo la denuncia di un bambino di 6 anni accusato di molestie sessuali per aver baciato una compagna di classe, o un maestro licenziato per aver rimproverato uno studente indisciplinato. Fatti di questo genere hanno peggiorato le sue condizioni.
Buonsenso ha perso terreno quando i genitori hanno attaccato gli insegnanti per aver fatto il lavoro che essi stessi non erano riusciti a fare per educare i loro figli indisciplinati. E si è aggravato quando le scuole dovevano ottenere il consenso dei genitori per dare la crema solare o un’aspirina a uno studente, ma non potevano informare i genitori quando una studentessa rimaneva incinta e voleva abortire.
Buonsenso ha perso la voglia di vivere quando le chiese divennero imprese; e i criminali ricevevano un trattamento migliore rispetto alle loro vittime. Ha poi sofferto un forte trauma quando ha scoperto che non si poteva difendere da un ladro in casa propria perché il ladro poteva fargli causa per aggressione. Buonsenso è stato preceduto nella morte, dai suoi genitori, Verità e Rispetto.

Gli sopravvivono 4 fratellastri:
1 - Conosco i miei diritti
2 - Lo voglio adesso
3 - La colpa è di qualcun altro
4 - Sono una vittima

Non molti hanno partecipato ai suoi funerali, perché pochi si resero conto che non c'era più.

Funghi ! che passione !

Funghi ! che passione !

Il piccolo bambino .

Figlio: "Papà, posso farti una domanda?"
Papà: "Certo, di cosa si tratta?"
Figlio: "Papà, quanti soldi guadagni in un ora?"
Papà: "Non sono affari tuoi. Perché mi fai una domanda del genere?"
Figlio: "Volevo solo saperlo. Per favore dimmelo, quanti soldi guadagni in un ora?"
Papà: "Se proprio lo vuoi sapere, guadagno $100 in un ora"
Figlio: "Oh! (con la testa rivolta verso il basso)
Figlio: "Papà, mi presteresti $50?"
Il padre si infuriò.
Papà: "La sola ragione per cui me lo hai chiesto era per chiedermi in prestito dei soldi per comprare uno stupido giocattolo o qualche altra cosa senza senso, adesso tu fili dritto per la tua stanza e vai a letto.
Pensa al perché stai diventando così egoista. Io lavoro duro ogni giorno per questo atteggiamento infantile.

Il piccolo bambino andrò in silenzio nella sua stanza e chiuse la porta.
L'uomo si sedette e diventò ancora più arrabbiato pensando alla domanda della ragazzo. Come ha avuto il coraggio di farmi una domanda simile solo per avere dei soldi?
Dopo un ora o poco più, l'uomo si calmò, e cominciò a pensare:
Forse c'era qualcosa di cui aveva davvero bisogno di comprare con $50, non chiede dei soldi molto spesso.
L'uomo andò nella stanza del piccolo bambino e aprì la porta.

Papà: "Stai dormendo, figlio?"
Figlio: "No papà, sono sveglio".
Papà: "Stavo pensando, forse sono stato troppo duro con te prima. È stato un giorno faticoso per me oggi e mi sono scaricato su di te. Questi sono i $50 che mi hai chiesto".

Il piccolo bambino si sedette subito e cominciò a sorridere.
Figlio: "Oh, grazie papà!"
Dopo, da sotto il suo cuscino ha tirato via delle banconote stropicciate. L'uomo vide che il bambino aveva già dei soldi, e inizio ad infuriarsi di nuovo. Il piccolo bambino iniziò lentamente a contare i suoi soldi, e dopo guardò il padre.

Papà: "Perché vuoi altri soldi se ne hai già"?
Figlio: "Perché non ne avevo abbastanza, ma adesso si".
"Papà, ho $100 adesso. Posso comprare un ora del tuo tempo? Per favore vieni prima domani. Mi piacerebbe cenare con te."

Il padre rimase impietrito. Mise le sue braccio attorno al suo bambino e lo implorò di perdonarlo. Questo è solamente una storia per ricordare a tutti voi che non bisogna sempre lavorare così duramente nella vita. Non ci rendiamo conto che il tempo ci scivola via tra le dita senza averne speso un po' con le persone più importanti della nostra vita, quelle vicino ai nostri cuori. Ti ricorderai che $100 valgono il tuo tempo con la persona che ami? Se noi morissimo domani, la società per cui lavoriamo ci potrà facilmente sostituire in qualche giorno. Ma la famiglia e gli amici che ci lasciamo dietro sentiranno la mancanza per il resto delle loro vite. E inizia a pensarci, noi mettiamo tutto ciò che abbiamo sul lavoro piuttosto che sulla nostra famiglia.

Alcune cose sono più importanti.

L’AMORE,

Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini
Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi.
Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
- Che mi dici della tua esperienza ?
- Bene – rispose il bambino....
Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre
1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro.
2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.
5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
6 – Che noi ascoltiamo CD... Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali...
...tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento
8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude
- Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri !
Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perché non osserviamo più la natura, che è l’opera grandiosa di Dio..

La gentilezza..

La gentilezza delle parole crea fiducia ..
La gentilezza di pensieri crea profondità..
..la gentilezza nel donare crea Amore
Lao-Tzu

lunedì 7 ottobre 2013

SPOSA MUORE LA PRIMA NOTTE DI NOZZE. IL MARITO: "LA CHIAMAVO, MA NON C'ERA PIÙ"

NAPOLI - Composta all'obitorio ancora con il trucco da sposa sulle guance. Fortuna è una bambola di cera vestita a festa su un tavolo di marmo. E' morta fra le braccia di Gianluca, l'amore di una vita, senza neppure il tempo redersene conto. Dopo 15 anni d'amore. Appena lasciati gli invitati e le famiglie. Nelle braccia l'uno dell'altra. Dieci secondi. Non di più. L'agonia della sposa è passata come una scossa elettrica, l'ha attraversata e l'ha lasciata lì, una bambola inerte con il trucco da sposa. «La chiamavo - ha detto disperato il marito - ma lei già non c'era più. E' successo di colpo, senza preavviso. Era tranquilla, era felice. Si è accasciata e non mi ha risposto neppure una volta». Il sogno di una vita che nel giro di qualche ora si trasforma in tragedia.Fortuna Feliciello, 36enne di Casalnuovo, aveva scelto la cornice di Boscotrecase per coronare il suo sogno d’amore. Il ricevimento con i familiari e gli amici, poi l’incubo. Salita con suo marito nella stanza d’albergo del ristorante che avevano scelto per i festeggiamenti, Fortuna si è sentita male. Pochi attimi e la chiamata del neo consorte al 118. Quando i sanitari sono arrivati sul posto non hanno potuto fare altro che costatare il decesso della giovane sposa. Per il momento sembra che la donna sia stata stroncata da un infarto. La salma di Fortuna ora si trova presso l’obitorio di Castellammare, dove si attende l’autopsia disposta dal giudice. E' necessario comprendere ogni dettaglio di questa morte tragica e inaudita. Così si è verificato anche se altri invitati abbiano avuto sintomi o malori particolari. Ma tutti stanno benissimo. Fortuna lavorava come sarta presso una nota azienda di sartoria d Casalnuovo, che questa mattina è rimasta chiusa per lutto. Il vedovo, Gianluca Esposito, lavora in un supermercato. Lei, che ha imparato dal padre il lavoro da sarta, lavorava in una camiceria. Coetanei, erano fidanzati da 15 anni e non avevano mai convissuto. Abitavano a pochi metri l'uno dall'altra ed avevano preparato le loro nozze con grande cura ed entusiasmo. Cerimonia civile, all'aperto. Un po' all'americana. Seguita da ore di balli sfrenati. Nessuno ricorda si avere visto Fortuna affaticata, stanca, strana. Con Gianluca era solo ai primi attimi di una vita finalmente sotto lo stesso tetto. E' morta quasi senza accorgersene. La ditta Isaia, dove lavorava, è chiusa per lutto. Amici e colleghi dicono poche parole «La ricorderemo ballare con gli occhi lucidi di gioia e con il suo solito sorriso».