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giovedì 17 ottobre 2013

C’erano una volta cose preziosissime.

C’erano una volta cose preziosissime.

La parola data o la stretta di mano, quando valevano più di cento firme fatte davanti al notaio.
La dignità quando non era mai in vendita, perché era l’unico capitale che una persona possedeva.
Il rispetto per le persone anziane, quando la vecchiaia non era ancora emarginazione, ma significava esperienza, saggezza, essere ascoltati dai più giovani.
I valori, sia umani, civili, religiosi, quando valevano molto di più delle cose di valore.
Il tempo quando scorreva a ritmi naturali e la gente non aveva la necessità di guardare l’orologio ogni cinque minuti.
C’erano una volta cose preziosissime…
(Agostino Degas)

Non ti auguro un dono qualsiasi

Non ti auguro un dono qualsiasi,

ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guadarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per guardare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita.
(Elli Micher)