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giovedì 12 settembre 2013

Arrivò il giorno, quando il fiammifero disse alla candela: “Ho l’incarico di accenderti.”


Arrivò il giorno, quando il fiammifero disse alla candela: “Ho l’incarico di accenderti.” Oh no, si spaventò la candela, questo no. “Quando brucio, i miei giorni sono contati. Nessuno ammirerà più la mia bellezza.” Il fiammifero replicò: “Ma vuoi rimanere tutta la vita fredda e dura, Senza aver vissuto prima?” “Ma bruciare fa male e consuma le mie forze” Sussurrò la candela insicura e piena di paura. “E`vero” ribadì allora il fiammifero, “Ma questo è il segreto della nostra vocazione. La nostra vocazione è di essere luce. Quello che posso fare è poco. Se non ti accendo, mi lascio sfuggire il senso della vita. Io sono qui per attizzare il fuoco. Tu sei una candela. Tu devi brillare per gli altri e regalar loro il tuo calore. Tutto quello che dai con dolcezza, amore e altruismo, viene trasformato in luce. Non vai persa quando ti abbandoni. Altri continueranno a glorificare il tuo fuoco. Solo se ti neghi, dovrai morire”. Allora la candela raddrizzò completamente il suo stoppino e parlò dolcemente colma di attesa “Ti prego,accendimi….”